LA STORIA
Una storia antica che dura da 500 anni ...
volti, personaggi, vicende che hanno reso unica questa dimora
Villa Gallarati Scotti, già Ca’ Orsato e Villa Cittadella-Vigodarzere, è ben visibile dall'asse viario che congiunge Vicenza a Treviso passando attraverso il centro di Fontaniva, vivace cittadina del nord padovano, sorta a sinistra del fiume Brenta e conosciuta fin dall'antichità per la presenza di piccole fontane d’acqua sotterranea emergenti dal sottosuolo (dal latino fons vivus, fontana viva). Questa Villa Veneta, monumento nazionale dal 1925, fin dalla sua fondazione ha sempre rivestito un ruolo significativo all'interno della vita sociale e culturale di questa comunità, ruolo sostenuto sia a livello estetico dalla scenografica architettura che ne esalta il carattere aulico ed elegante, sia dalla posizione quasi centrale all’interno dell’abitato. L'edificio è con tutta probabilità il frutto di una serie di sovrapposizioni e di pre-esistenze risalenti almeno alla prima metà del XVI° secolo, come dimostrano anche le architetture rurali a sinistra del lungo viale di accesso tuttora presenti.
I LAVORI DI RESTAURO
Negli anni più recenti, Villa Gallarati Scotti sta conoscendo una nuova fase di rinascita. L’amore e la passione profusa dagli eredi del Duca Giancarlo verso questa antica Villa Veneta e il suo Parco, stanno riportando alla luce quell’armonia e quello spirito intimo e accogliente che da sempre caratterizzano questi luoghi.
I lavori di ripristino, volti al recupero conservativo degli ambienti, oltre ad un profondo ammodernamento degli impianti, sono stati finora concentrati in alcune aree del piano terra, interessando sale e ambienti un tempo pienamente vissuti dalle famiglie che qui nei secoli ebbero la loro dimora.
Le operazioni di restauro, protrattesi per oltre tre anni e prossime al completamento, hanno consentito di ammirare nuovamente manufatti e opere dell’ingegno artistico e pittorico dei tempi trascorsi, celati alla vista da malte e mani di pittura applicati in periodi successivi. I pavimenti in terrazzo alla veneziana, i graziosi stucchi floreali che adornano la sala dei fiori, il marmorino del salone centrale e della sala del camino, e infine la sorpresa più gradita, un ciclo di decori con delicati stilemi vegetali di cui non si conosceva l’esistenza, hanno dato di volta in volta sempre maggiore impulso al proseguimento dei lavori regalando emozioni ed entusiasmo.
Oggi finalmente è possibile immaginare il Conte Antonio Cittadella Vigodarzere assorto nella lettura dei suoi cari libri, nel suo studio, a raccogliere e registrare informazioni sulle materie più varie, dalla meteorologia alla botanica, dalla chimica alla fisica, davanti al suo focolare, tra i suoi arredi.
Il risanamento è stato radicale, coinvolgendo ogni aspetto della Villa, dalle fondamenta alle pareti ai soffitti. Ormai è stato quasi completato, sempre dando spazio e valore alle scoperte tecnologiche del nostro tempo, ora poste al servizio della storia. La Villa infatti, è valorizzata dalle più recenti soluzioni tecnologiche, che assicurano uno stato di comfort e benessere quanto a clima, luci e suono. Una speciale attenzione è dedicata poi alle persone con disabilità.
La dimora, Villa Veneta da più di cinquecento anni, può accogliere ora al suo interno coloro che amano circondarsi di arte e armonia, che sono interessati a vivere questi luoghi e ad essere partecipi degli eventi che qui si sono svolti lasciando nel tempo le loro tracce delicate.